Scrubber a letto flottante
Lo scrubber a letto flottante è una particolare tipologia di Colonna Verticale riempita con sfere cave. Probabilmente è il sistema più diffuso per la umidificazione e depolverazione in testa ai biofiltri, anche se ultimamente pare aver trovato nuovi impieghi soprattutto per le dimensioni ridotte.
Infatti rispetto ad uno scrubber verticale a letto fisso le velocità di attraversamento sono maggiori, al fine di permettere alle sfere cave di galleggiare.
Di conseguenza le dimensioni saranno ridotte, ma i tempi di contatto relativamente brevi.
Principali impieghi
Prima di tutto? L’umidificazione dei biofiltri. Infatti questi vengono collocati prima del biofiltro con un duplice scopo: umidificare l’aria in ingresso e depolverarla.
Infatti l’azione meccanica delle sfere cave che galleggiano sul flusso d’aria permette una buon effetto di pulizia evitando l’intasamento dell’apparecchiatura.
Gli urti che le palline subiscono a vicenda garantiscono una buona pulizia.
Principali caratteristiche dello scubber a letto flottante
Un aspetto piuttosto caratteristico di questa tipologia di scrubber è l’aspetto “a fungo”. Infatti l’elevata velocità di attraversamento non sarebbe compatibile con la separazione delle gocce che dovrebbe avvenire nel demister.
Per questo motivo il demister deve essere alloggiato nel cappello, in cui la sezione di passaggio sia maggiore e quindi la velocità dell’aria più bassa.
Perciò lo scrubber acquisisce la nota forma “a fungo”.
Le caratteristiche di fondamentale importanza sono il rispetto di proporzioni che favoriscano la regolare distribuzione dell’aria.
Infatti sbilanciamenti del flusso nella sezione spostano le sfere cave solo in certe zone. Ciò determina uno squilibrio che crea corsie preferenziali di passaggio dell’aria.
Perciò l’aria non viene depolverata né umidificata a dovere e di conseguenza le polveri andranno a sporcare e intasare definitivamente il demister.